Chi può presentare domanda?
Le domande possono essere presentate dalle PMI femminili iscritte al Registro delle Imprese (o titolari di partita iva nel caso di lavoratrici autonome) e con sede operativa nel Lazio.
Per PMI femminili si intendono:
- La lavoratrice autonoma donna;
- L’impresa individuale la cui titolare è una donna;
- La società co operativa, la società di persone o lo studio associato in cui il numero di donne socie o associate rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale;
- La società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore a due terzi da donne e da imprese femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.
Inoltre alla data di presentazione della domanda le società proponenti devono avere una polizza assicurativa a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali.
Chi non può presentare domanda?
Non possono presentare domanda
1. società del settore finanziario e assicurativo
2. società immobiliari;
3. società connesse all’ estrazione mineraria e di gas;
4. società di smaltimento rifiuti.
Quali sono i progetti ammissibili?
I progetti che si possono realizzare riguardano:
1) La realizzazione di progetti di investimento per lo sviluppo di PMI femminili;
2) L’ ampliamento, la ristrutturazione o l’ ammodernamento di quelle esistenti anche mediante l’adozione di soluzioni digitali.
I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 9 mesi dalla loro approvazione.
Quali sono le spese ammissibili?
- Sono ammissibili le seguenti spese:
1.a. Investimenti materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali (compreso hardware e software);
1.b. Investimenti immateriali per diritto di brevetto industriale, diritti di
utilizzazione delle opere dell’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili (incluse le spese di registrazione);
1.c. canoni per connettività e nuovi software, infrastrutture o piattaforme ICT. - Inoltre nel limite Massimo del 20% sono ammissibili:
2.a. Investimenti materiali per lavori di adeguamento strutturale dei locali adibiti a sede operative (inclusi allacci per le utenze);
2.b. spese per servizi qualificati e strategici, quali ad esempio, promozione e pubblicità, certificazioni di processo o di prodotto, adozione di nuove soluzioni di carattere digitale.
Quali sono le spese non ammissibili?
Non sono ammissibili le seguenti spese:
- sostenute dalla beneficiaria nei confronti di Parti Correlate (vincoli di parentela e di collegamento);
- di imponibile complessivo inferiore a 500,00 euro;
- per beni usati, veicoli targati e ad uso promiscuo;
- per beni acquisiti in locazione finanziaria per consulenza fiscale, contabile, legale o di mera produzione commerciale o pubblicitaria;
- per la predisposizione della domanda di contributo e della rendicontazione;
- nei confronti di persone fisiche senza partita iva;
- IVA, salvo che l’impresa beneficiaria non può detrarla o recuperarla;
- per gli interessi passivi;
- relative a multe, penali, ammende e sanzioni pecuniarie.
A quanto ammonta il contributo ottenibile?
Il Contributo a fondo perduto è riconosciuto con una percentuale nella misura massima compresa fra il 30% e il 60% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 100.000,00 euro per singola PMI femminile.
Come avviene l’erogazione del contributo?
L’erogazione avviene in un’unica soluzione a fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto.
Presentazione delle domande
Presentazione delle domande dal 15 Aprile 2025 al 3 Giugno 2025.