Chi può presentare domanda?
Le PMI operanti sull’intero territorio nazionale, regolarmente costituite ed iscritte come attive nel
Registro delle imprese.
Devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno un bilancio approvato e
depositato presso il Registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e
società di persone, almeno una dichiarazione dei redditi; inoltre devono essere in regola in relazione
agli obblighi contributivi.
Chi non può presentare domanda?
Le società che svolgono le seguenti attività d’impresa:
a) produzione di energia basata sui combustibili fossili e attività correlate;
b) industrie ad alta intensità energetica e/o ad alte emissioni di CO2;
c) produzione, noleggio o vendita di veicoli inquinanti;
d) raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti;
e) trattamento di combustibile nucleare, produzione di energia nucleare.
f) produzione primaria dei prodotti agricoli
Quali sono i progetti ammissibili?
I progetti riguardano la realizzazione di programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione
di energia elettrica, mediante l’installazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini eolici,
per l’autoconsumo immediato e, eventualmente, differito attraverso l’installazione di correlati sistemi
di stoccaggio dell’energia.
Quali sono le spese ammissibili?
Sono ammissibili spese non inferiore a euro 30.000,00 (trentamila) e non superiore a euro
1.000.000,00 (un milione).
Le spese vanno sostenute dopo la presentazione della domanda e riguardano l’acquisto, anche
mediante operazioni di leasing finanziario, di:
a) impianti solari fotovoltaici o impianti mini eolici, comprese le spese per la loro installazione e
messa in esercizio;
b) apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti di cui
alla lettera a), comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
c) eventuali sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta con le caratteristiche di cui all’articolo 6,
comma 2, del presente decreto;
d) diagnosi energetica ex ante necessaria alla pianificazione degli interventi, a condizione che tale
adempimento non risulti obbligatorio per il soggetto proponente ai sensi della normativa di
riferimento.
Le spese devono essere sostenute e rendicontate entro 18 mesi a partire dall’ammissione della
domanda di contributo.
Spese non ammissibili
a) Servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza
legale o alla pubblicità;
b) Acquisto di beni usati;
c) Lavori in economia;
d) Acquisto o la locazione di terreni e fabbricati;
e) Relative a pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
f) Relative a prestazioni gestionali;
g) relative a singoli beni di importo inferiore a 500,00 (cinquecento) euro, al netto di IVA.
A quanto ammonta il contributo ottenibile?
Il 40 (quaranta) per cento dell’assegnazione è destinato al finanziamento di progetti da realizzare
nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il 40 (quaranta) per cento dell’assegnazione di risorse del PNRR è riservato a favore delle micro e
piccole imprese.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti ai sensi del regolamento
GBER.
La percentuale di contributo a fondo perduto ammonta al 30% per le medie imprese e al 40% per le
micro e piccole imprese.
La percentuale del 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica
dell’investimento.
La Diagnosi Energetica prevede un contributo a fondo perduto del 50%.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a € 320.000.000,00.
Quando è possibile presentare domanda?
La data di presentazione delle domande verrà pubblicata con un successivo Decreto.
Come avviene l’erogazione del contributo?
Le agevolazioni sono erogate in non più di 2 (due) stati di avanzamento lavori, di cui l’ultimo a saldo. Può
richiedersi anche l’erogazione in un’unica soluzione una volta terminati gli investimenti.